A mani basse



A mani basse 
Pippo Pollina - Il sole che verrà - 2017

A mani basse asciuga il sangue la visiera
che non c'è un passo senza lacrime sul ring
che il sacco si fa più pesante verso sera
e ogni mattina è sempre e solo un lunedì
ed io lo so che prendo a pugni questa vita
e che quell'altro ha moglie e figli come me
per questo non affondo il colpo se è ferita
l'anima che resta, l'anima che c'è.

Vai, vai in fondo al tunnel la vedrai
la luce che dipinge a giorno il tuo cammino
vai, vai da Louisville fino a Shanghai
dall'Arizona, al Congo, ai giochi del destino
a mani basse.

Un gancio, un ballo improvvisato, uno, due e tre
che per schivarmi basta un movimento intero
e a far la guerra non contate su di me
io sono un nero e della pace vado fiero
che più dei miei guantoni offendon le parole
che noi del circo abbiamo solo da divertire
ed anche se a fare cazzotti son campione
dovrei imparare a rigar dritto e poi a tacere.

Vai, vai che in fondo al tunnel la vedrai
la strada che conduce dritto fino al mare
vai, vai che nulla è invano e tu lo sai
quello che costa darsi senza rinunciare
a mani basse.
Vai, vai che in fondo al tunnel la vedrai
la strada che conduce dritto fino al mare
vai, vai che nulla è invano e tu lo sai
quello che costa darsi senza rinunciare
a mani basse.

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