Insieme per lo Ius Soli


L’elezione del Ministro dell’Integrazione Cécile Kyenge potrebbe finalmente avviare un percorso legislativo per la trasformazione della legge sulla cittadinanza, che riconosca il diritto di cittadinanza ai figli nati in Italia da genitori stranieri, la cui urgenza e imprescindibilità sono state sottolineate ultimamente anche dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e dalla neo eletta Presidente della Camera Laura Boldini.

Le reazioni a questo nuovo fermento politico-culturale non si sono fatte attendere: tra le più eclatanti, i banchetti della Lega Nord contro la “cittadinanza facile”, previsti per sabato in molte città di Italia. È urgente quindi rinnovare il nostro/vostro impegno per il riconoscimento dei pieni diritti di cittadinanza agli stranieri da anni residenti in Italia e ai loro figli, nati e cresciuti nel nostro paese.

È il momento di unire gli sforzi di tutti coloro che si impegnano a diverso titolo in questa battaglia. Melina e Domenica, protagoniste di Italeñas sono solo due tra le tante persone che dovrebbero essere – a pieno titolo – italiane. Per tutte loro dobbiamo far sentire la nostra voce e chiedere senza esitazioni una nuova legge sulla cittadinanza. Per questo chiediamo a tutti di aderire all’iniziativa, diffondendo il video di Italeñas su siti, blog, facebook e twitter, e utilizzando il semplice claim comune INSIEME PER LO IUS SOLI (hashtag #proiussoli) ed il logo dell'iniziativa.

ITALEÑAS from Za Lab on Vimeo.

Italeñas unisce le storie di Melina e Domenica. Melina è una ragazza diciannovenne nata in Italia cui è stata rifiutata la cittadinanza perché è stata in Ecuador (il paese di origine dei suoi genitori) per meno di un anno quando ne aveva quattro. Melina e suo padre Omero hanno contattato Domenica, una giornalista peruviana che vive in Italia da 22 anni e si occupa di tematiche legate all'immigrazione. In una trasmissione radiofonica Domenica racconta la storia di Melina e parla dell'iniquità della legge italiana sulla cittadinanza. Un’ingiustizia parallela a quella che anche Domenica subisce, giornalista in Italia da anni, non può diventare direttrice di una testata perchè cittadina straniera.

È possibile sostenere l'iniziativa "Insieme per lo Ius Soli" diffondendo il video di Italeñas su blog e social network e utilizzando logo e claim che è possibile trovare su www.zalab.org

La distribuzione di Italeñas insieme ad Ansi (Associazione nazionale Stampa interculturale) chiede la modifica dell'articolo 3 della legge sulla Stampa (l. 47/48) che discrimina i giornalisti senza cittadinanza italiana. L'attuale normativa risale al 1948 e non è all'altezza di un'Italia interculturale perché impedisce ai giornalisti che non hanno il passaporto italiano di diventare direttori responsabili di giornali, riviste, tv e radio anche se esecitano da anni in Italia e sono iscrittti all'Ordine dei giornalisti. Come è il caso di Domenica Canchano, protagonista di "Italeñas" e socia Ansi.


Italeñas

David Chierchini, Matteo Keffer, Davide Morandini
Italy, 2013 6'

Sinossi

Italeñas unisce le storie di Melina e Domenica. Melina è una ragazza diciannovenne nata in Italia cui è stata rifiutata la cittadinanza perché è stata in Ecuador (il paese di origine dei suoi genitori) per meno di un anno quando ne aveva quattro. Melina e suo padre Omero hanno contattato Domenica, una giornalista peruviana che vive in Italia da 22 anni e si occupa di tematiche legate all'immigrazione. In una trasmissione radiofonica Domenica racconta la storia di Melina e parla dell'iniquità della legge italiana sulla cittadinanza. Un’ingiustizia parallela a quella che anche Domenica subisce: giornalista in Italia da anni, non può diventare direttrice di una testata perché cittadina straniera.

È possibile sostenere l'iniziativa "Insieme per lo Ius Soli" diffondendo il video di Italeñas su blog e social network.

Scheda Tecnica

Fotografia: Matteo Keffer

Montaggio: Guido M. Coscino

Musiche: Gianmarco De Candia

prodotto con li sostegno di Open Society Foundations

con il patrocinio di Comitato Italiano per Unicef

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