Inverno





Inverno
Fabrizio de André
Tutti morimmo a stento cantata in si minore per solo, coro e orchestra - 1968


Sale la nebbia sui prati bianchi
come un cipresso nei camposanti
un campanile che non sembra vero
segna il confine fra la terra e il cielo.

Ma tu che vai, ma tu rimani
vedrai la neve se ne andrà domani
rifioriranno le gioie passate
col vento caldo di un'altra estate.

Anche la luce sembra morire
nell'ombra incerta di un divenire
dove anche l'alba diventa sera
e i volti sembrano teschi di cera.

Ma tu che vai, ma tu rimani
anche la neve morirà domani
l'amore ancora ci passerà vicino
nella stagione del biancospino.

La terra stanca sotto la neve
dorme il silenzio di un sonno greve
l'inverno raccoglie la sua fatica
di mille secoli, da un'alba antica.

Ma tu che stai, perché rimani?
Un altro inverno tornerà domani
cadrà altra neve a consolare i campi
cadrà altra neve sui camposanti.


Commenti

Ruggero Poletto ha detto…
Faber ci manca un sacco, anche se la sua poesia è sempre con noi!

ti va uno scambio link?

messaggistico.blogspot.com
Pierangelo ha detto…
@Rupolez:
Fatto!
Samantha Abis ha detto…
cavoli, grazie ancora!

Post più popolari